Conto Termico 3.0: approvato il nuovo incentivo per impianti fotovoltaici con accumulo
- Gruppo E43
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È stato approvato il 5 agosto, in sede di Conferenza Unificata, il nuovo Conto Termico 3.0, l’atteso aggiornamento del meccanismo di incentivazione dedicato all’efficienza energetica e all’uso delle fonti rinnovabili per la climatizzazione degli edifici. Il provvedimento, frutto di un lungo confronto tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), le Regioni e gli enti locali, rappresenta un passo decisivo nella strategia italiana per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio.
Rispetto alla versione precedente, il Conto Termico 3.0 introduce importanti novità sia in termini di ampliamento degli interventi incentivabili sia per quanto riguarda l’accesso ai contributi da parte di soggetti privati e aziende. Tra gli elementi più rilevanti, spiccano le agevolazioni per impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, inseriti per la prima volta all’interno del meccanismo.
Cosa prevede il nuovo Conto Termico
Con una dotazione finanziaria complessiva di 900 milioni di euro l’anno – suddivisi tra 400 milioni riservati alle pubbliche amministrazioni e 500 milioni per soggetti privati – il Conto Termico 3.0 si configura come uno degli strumenti più accessibili e immediati per finanziare interventi di riqualificazione energetica.
Il decreto introduce una semplificazione delle procedure di accesso e una maggiore flessibilità nei criteri di ammissibilità, permettendo anche alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e agli enti del Terzo Settore di accedere agli incentivi, accanto ad aziende e pubbliche amministrazioni.
Tra gli interventi incentivabili rientrano:
la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza,
l’installazione di impianti solari termici,
la coibentazione dell’involucro edilizio,
la sostituzione di serramenti e infissi,
l’integrazione tra impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Un cambio di passo per il fotovoltaico con accumulo
Uno degli aspetti più attesi del Conto Termico 3.0 è proprio l’introduzione dell’incentivo per impianti fotovoltaici dotati di sistemi di accumulo, ma con una condizione importante: per poter beneficiare del contributo, l’intervento deve avvenire contestualmente alla sostituzione di un impianto termico tradizionale con una pompa di calore. In altre parole, il fotovoltaico non è incentivato da solo, ma diventa parte di una strategia energetica più ampia, che integra produzione, gestione e utilizzo dell’energia.
L’aliquota base dell’incentivo è fissata al 30% del costo dell’intervento, ma sono previste maggiorazioni fino al 50% per le PMI, in presenza di particolari condizioni. Il massimale di spesa per il fotovoltaico è di 1.500 €/kW, ma solo per impianti fino a 20 kW. Per impianti superiori valgono soglie decrescenti, come già avviene per altri regimi (es. CER)
Per i sistemi di accumulo, il massimale è, invece, di 1.000 €/kWh, senza distinzione di taglia.
Va sottolineato che le regole operative dettagliate (incluse modalità di presentazione, tempistiche di erogazione e rateizzazione) verranno definite nei prossimi mesi ed è realistico prevedere una piena operatività nel corso del 2026.
A chi è rivolto l’incentivo
Il nuovo decreto amplia significativamente la platea dei beneficiari. Oltre alle pubbliche amministrazioni – già destinatarie dei precedenti incentivi – il Conto Termico 3.0 si apre anche a:
piccole e medie imprese,
enti del Terzo Settore (cooperative sociali, fondazioni, associazioni riconosciute),
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), solo se promosse o partecipate da una PA.
Un altro aspetto interessante riguarda i piccoli comuni (fino a 15.000 abitanti), le scuole e le strutture sanitarie pubbliche, che potranno accedere a contributi fino al 100% della spesa ammessa, a fronte di interventi particolarmente virtuosi.
Perché conviene: vantaggi concreti
La combinazione tra impianto fotovoltaico, sistema di accumulo e pompa di calore rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci per ridurre drasticamente i consumi energetici, migliorare l’autonomia operativa degli edifici e abbattere le emissioni. Con il Conto Termico 3.0, questa configurazione diventa non solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche conveniente economicamente.
Esempio: un impianto fotovoltaico da 20 kW abbinato a un sistema di accumulo da 12 kWh può ottenere un contributo complessivo fino a 12.000 euro (30%).
Come accedere: ruolo delle ESCo
Una delle semplificazioni introdotte dal nuovo schema riguarda la possibilità di affidare l’intero iter di richiesta dell’incentivo a una ESCo certificata.
I43 Srl, società del Gruppo E43, è accreditata come ESCo certificata e può occuparsi di tutto il processo, dalla valutazione di fattibilità tecnica alla presentazione della domanda GSE, fino alla rendicontazione e ottenimento dell’incentivo.
Con Gruppo E43, il Conto Termico 3.0 diventa realtà
Il Conto Termico 3.0 segna un cambio di rotta importante per le politiche di incentivazione in ambito energetico. La possibilità di ottenere contributi diretti per impianti fotovoltaici con accumulo, se abbinati a pompe di calore, rappresenta una svolta concreta per chi desidera investire in autonomia energetica e sostenibilità.
🔧 Con l’entrata in vigore del Conto Termico 3.0 prevista nei prossimi mesi, questo è il momento perfetto per pianificare il tuo intervento. Gruppo E43 è il partner ideale non solo per la progettazione e realizzazione di una soluzione energetica su misura, ma anche per la gestione passo dopo passo della pratica di richiesta incentivo, dalla redazione della documentazione tecnica fino all’erogazione del contributo.
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