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Contributo a fondo perduto 40% CER – Proroga e ampliamento dei beneficiari: un'opportunità in più per le imprese

Aggiornamento: 25 mar

In occasione della fiera KEY - The Energy Transition Expo di Rimini, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin aveva annunciato importanti aggiornamenti riguardanti il contributo a fondo perduto del 40% per gli impianti fotovoltaici destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

A seguito di tale annuncio, l’Ufficio Comunicazione del MASE ha confermato la pubblicazione e l’entrata in vigore del DM 59/2025, provvedimento normativo che introduce la proroga dei termini per la presentazione delle domande di accesso al contributo.

Cosa stabilisce il DM 59/2025:

  1. Proroga dei termini di presentazione della domanda

    La scadenza, inizialmente fissata per il 31 marzo 2025, è stata ufficialmente posticipata al 30 novembre 2025.

  2. Platea di beneficiari invariata

    Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato, il DM 59/2025 non prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari. Il contributo resta riservato esclusivamente agli impianti fotovoltaici situati in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Caratteristiche dell’incentivo

Rimangono invariate le caratteristiche principali dell’incentivo:

  • Cumulabilità: il contributo è compatibile con la tariffa incentivante CER (decurtata), ma non con le detrazioni fiscali o con gli altri incentivi attualmente disponibili;

  • Massimali di spesa, in base alla potenza dell’impianto:

POTENZA

MASSIMALE

Fino a 20 kW

1.500 €/kW

Da 20 kW a 200 kW

1.200 €/kW

Da 200 kW a 600 kW

1.100 €/kW

Da 600 kW a 1.000 kW

1.050 €/kW

Un’opportunità per le imprese

L’incentivo rappresenta un’interessante occasione per le PMI, che possono beneficiare di prezzi per kW più competitivi rispetto ai clienti residenziali, grazie alla maggiore dimensione degli impianti installati. Questa misura si aggiunge al panorama di incentivi già disponibili per le imprese, contribuendo alla transizione energetica e all'autosufficienza energetica.

Non altrettanto vantaggioso per i privati:

Per i privati, invece, il contributo risulta meno conveniente. Infatti:

  • Per accedere all’incentivo dovrebbero rinunciare alla detrazione fiscale del 50%, disponibile fino al 31 dicembre 2025.

  • Il massimale di 1.500 €/kW, valido anche in caso di impianto con accumulo, limita notevolmente la scelta dei prodotti.

  • La richiesta dell’incentivo comporta spese aggiuntive per la gestione della domanda tramite un professionista, riducendo ulteriormente il vantaggio economico.

 



 
 
 

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